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Talking with Giuseppe Bavuso, studio reportage

Giuseppe Bavuso è architetto e designer. Vive e lavora a Seregno, Lombardia. Nei suoi progetti coniuga il rigore del segno quasi minimalista con una grande ricerca tecnica, attraverso il sapiente uso di materiali tecnologici ed innovativi.

L’arredo bagno è per te un ambito di progetto inesplorato. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad affrontare questa esperienza?
Nel mio, come in tutti i lavori basati su un impegno collettivo, la condivisione degli obiettivi e il feeling con le persone con cui si lavora sono presupposti fondamentali. Di Noorth mi è subito piaciuto il progetto aziendale, la volontà di sperimentare nuove strade associata ad una grande competenza che mi ha permesso di sentirmi immediatamente a mio agio. Inoltre l’ambiente bagno ha subito nel tempo una trasformazione profonda, sia dal punto di vista tecnico che delle abitudini. Una dimensione molto stimolante, senz’altro ideale per un designer.

Che valore ha l’ambiente bagno nella casa contemporanea?
La cura del corpo ha un’importanza sempre maggiore. La frenesia della vita quotidiana richiede uno spazio privato dove rigenerarsi sia sul piano fisico che mentale, un luogo dove sentirsi bene, per godere di momenti di relax, dedicati al benessere, in un ambiente accogliente e rilassante. Questa esigenza, relativamente recente, ha stimolato la ricerca di soluzioni che vanno oltre l’aspetto funzionale e riguardano anche la sfera emotiva personale. Con Fjord abbiamo cercato di suggerire una interpretazione stilistica nuova, in cui materiali naturali come il legno e la pietra si innestano sul frame rigoroso del telaio in alluminio. Un sistema flessibile, da comporre liberamente rispetto alle proprie personali esigenze, ma nello stesso tempo in grado di presentarsi come un mobile prezioso, ricco di dettagli originali e finiture ricercate.

Nell’arredo della casa, come in altri ambiti merceologici, stiamo assistendo ad una evidente evoluzione del concetto di lusso. Quali sono le tue convinzioni al riguardo?
Il concetto di lusso è culturale, strettamente legato all’esperienza personale e quindi destinato ad evolversi nel tempo. Ciò che oggi ci appare esclusivo e percepito come lussuoso non necessariamente lo era in passato. Il silenzio, la semplicità, la naturalezza sono ad esempio vissuti oggi come un lusso proprio perché difficili da trovare. L’evoluzione del concetto di lusso è poi accentuata dalla sempre maggiore relazione tra culture e sensibilità differenti. Aggiungerei che oggi il concetto evoluto di lusso non può prescindere da una vera consapevolezza della qualità dell’ambiente in cui viviamo e degli oggetti di cui ci circondiamo, di materiali, dettagli, lavorazioni. Una dimensione che, per quanto mi riguarda, si riflette in uno stile di vita discreto e mai ostentativo, in cui il piacere che deriva dal possedere un prodotto ben disegnato sia autentico e affiancato dalla sicurezza del rispetto verso valori più generali.

Come altri settori, anche quello dell’arredo sta vivendo una fase di grande trasformazione, in particolare dal punto di vista distributivo con una sempre maggiore internazionalizzazione. Immagini che questa tendenza influisca sulle scelte progettuali?
Il nostro design e in particolare lo stile di vita italiano di cui è la diretta espressione, vengono sempre più considerati come un modello per molti paesi. Naturalmente questa tendenza rappresenta una grande opportunità per le aziende italiane. Credo che questo vantaggio vada interpretato come uno stimolo per migliorare la qualità della proposta: la ricerca formale, l’innovazione tecnica, l’attenta cura del dettaglio devono essere sempre percepibili così da confermare il valore del made in Italy. Un aspetto che con Noorth abbiamo preso in forte considerazione.

La ricerca dell’innovazione tecnica è una costante nel tuo lavoro, quasi una tua cifra stilistica inconfondibile. Da cosa nasce questa tua scelta?
Credo che il settore dell’arredo in generale necessiti di un nuovo approccio progettuale. Si tratta di una esigenza anzitutto ambientale e cioè legata alla riduzione dei consumi, al riciclo dei materiali, ai principi di sostenibilità ormai ampiamente noti e condivisi. Ma non solo, nella progettazione del bagno è importante considerare che, a differenza di altri ambiti della casa, l’acqua e il vapore sono elementi imprescindibili. È quindi estremamente importante che la scelta dei materiali e le relative tecnologie da utilizzare per la realizzazione degli arredi abbiano caratteristiche tecniche altamente performanti, che tengono conto dell’usura e il deterioramento che deriva dalla presenza costante di questi elementi.

Perché il nome Fjord?
È un nome evocativo. Riconducibile all’acqua, elemento principe dell’ambiente bagno, ma anche di tranquillità e silenzio. Sinonimo di quiete e tranquillità, sensazioni che mi trasmettono quegli straordinari paesaggi naturali, tipici del nord Europa.